Primavera

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Primavera vien danzando
vien danzando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Ghirlandette di farfalle,
campanelle di vilucchi,
quali azzurre, quali gialle;
e poi rose, a fasci e a mucchi.
E l’estate vien cantando,
vien cantando alla tua porta:
Sai tu dirmi che ti porta?
Un cestel di bionde pesche
vellutate, appena tocche,
e ciliegie lustre e fresche,
ben divise a mazzi e a ciocche

Vien l’autunno sospirando,
sospirando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Qualche bacca porporina,
nidi vuoti, rame spoglie,
e tre gocciole di brina,
e un pugnel di foglie morte.
E l’inverno vien tremando,
vien tremando alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Un fastell d’aridi ciocchi,
un fringuello irrigidito;
e poi neve neve a fiocchi
e ghiacciuoli grossi un dito.
La tua mamma vien ridendo,
vien ridendo alla tua porta.
Sai tu dirmi che ti porta?
Il suo vivo e rosso cuore,
e lo colloca ai tuoi piedi,
con in mezzo ritto un fiore:
Ma tu dormi e non lo vedi!

 Primavera

   (Angelo Silvio Novaro)

Un libro ti prende e ti porta lontano

Un libro ti prende e ti porta lontano,
in città o paesi per vivere sogni e avventure,
su mari impetuosi al timone di antichi velieri,
o in verdi lagune sfiorate da venti leggeri,
Ti spinge a seguire pirati o Regine
ti dà tanti amici coi quali gioire.
Ti porta in capanne, palazzi o manieri
volando nel vento su arditi destrieri.
Un libro ti prende pian piano la mano
e senza bagagli ti porta lontano!

Marcella Piccolo

Far leggere ai nostri figli

I giovanissimi, solitamente sono piuttosto pigri nella la lettura; il loro tempo viene occupato, da videogiochi, social network (dove spesso troviamo un italiano fantozziano) e amici. Però è nostro dovere di genitori avvicinarli alla lettura, per aiutarli ad esprimersi e a scrivere in modo corretto e non solo, anche per allenare la fantasia e conoscere esperienze altrui che possano creare un bagaglio di informazioni e cultura.

Non pretendiamo però di vedere nostro figlio intento a leggere Manzoni o Leopardi (se lo fa, ben venga) ma avviciniamolo comunque a letture anche semplici e piacevoli che possano incoraggiarlo a continuare a leggere, invece di farlo scappare rifugiandosi nella playstation. Se scrittori del passato come  di  Stevenson o  Verne, li giudica antiquati e con questa scusa si rifiuta di leggerli (ahimé), non disperate e provate a suggerire autori moderni, magari cercandoli tra gli e-book che costano pochissimo e si possono leggere anche sul cellulare o sul tablet.  https://mybook.is/

Soprattutto, date loro l’esempio, cominciando voi a leggere per i vostri figli, fin da piccoli, scegliendo con cura la lettura da proporre. Continuando poi, quando avrà imparato a leggere, organizzando  almeno un’ora o due alla settimana per leggere insieme, alternandovi nella lettura ed avendo sempre un atteggiamento positivo, senza mai criticare se non sono bravissimi a leggere, ma anzi, lodando i progressi che pochi o tanti inevitabilmente ci saranno.

Marcella Piccolo

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