RECENSIONE

La ragazza della neve

di Pam Jenoff

Trama

Germania 1944, Noa è una ragazza olandese di sedici anni rimasta incinta dopo aver frequentato un soldato tedesco, viene scacciata di casa dai genitori. Sola e senza mezzi per mantenersi, sarà costretta a partorire in un ospedale tedesco e consegnare il bambino a loro, per il progetto Lebensborn.

Dopo partorito però, Noa vorrebbe tenersi il bambino, ma ormai è troppo tardi, dovrà uscire nella neve e ricominciare la sua vita. Troverà lavoro come donna della pulizie in una stazione ferroviaria e il caso la metterà davanti a una situazione che le farà ricordare suo figlio: in un carro merci in sosta, scopre decine di bambini ebrei destinati a un campo di concentramento. Non ci pensa un attimo, prende uno dei neonati e fugge fuori nella neve. Dopo ore di cammino e ormai priva di forze, troverà rifugio assieme al bambino in un circo tedesco e lì incontrerà Astrid, artista ebrea costretta a nascondersi.

RECENSIONE

La capacità di dell’autrice di dipingere vividamente gli orrori della guerra e l’umanità resiliente in mezzo a essi è notevole. La descrizione dei personaggi e delle loro vite contribuisce a creare una connessione emotiva con la storia, permettendo ai lettori di immergersi completamente nelle vicende di Noa e Astrid.

Noa comincerà a volteggiare sul trapezio sotto la guida di Astrid, Dovranno imparare a fidarsi l’una dell’altra, non solo sul trapezio, ma anche nella vita, per nascondere i loro segreti, vincere la loro disperazione e cercare di sopravvivere tra amici e nemici, tra incursioni della polizia tedesca e tutti gli orrori della guerra.

“La ragazza della neve” è un romanzo che affronta tematiche difficili con sensibilità e profondità, offrendo una visione toccante della forza dell’amore, della sopravvivenza e della speranza verso il futuro anche nei momenti più bui della storia umana. La trama coinvolgente e i personaggi ben sviluppati rendono questo libro una lettura indimenticabile.

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Recensione

Il signore di Ballantrae

di Robert Louis Stevenson

Pagine 329 

Prezzo Kindle 1,99

Biografia

Robert Louis Stevenson: Romanziere, saggista e poeta scozzese (Edimburgo 1850 – Vailima, Upolu, isole Samoa, 1894).

Viaggiò a lungo per il mondo in cerca di un clima favorevole alla sua salute, incontrando avventure e collezionando esperienze da cui trasse ispirazione per i suoi numerosi romanzi:

Opere: L’Isola del tesoro (1883). Gli accampati di Silverado (1883). Il ladro di cadaveri (1884).Il principe Otto (1885). Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde (1886). La freccia nera (1888). Il signore di Ballantrae (1888) e molti altri.

Un Capolavoro Intrigante e Avvincente

Conoscendo già l’autore, ho voluto ampliare la conoscenza di Robert Louis Stevenson con il suo straordinario romanzo “Il signore di Ballantrae”. Quest’opera, intrisa di dramma, avventura e mistero, ha catturato la mia immaginazione sin dalle prime righe

Stevenson ha creato un mondo ricco di personaggi complessi e avvincenti, due sono i principali che si avvicendano nella storia, i due figli del Lord, rampolli di un’antica casata scozzese: due fratelli completamente diversi per aspetto e personalità. Uno è bello, intrigante e scapestrato avventuriero, amato dal padre e da tutti, l’altro è insignificante, rispettoso, fedele e saggio amministratore ma sottovalutato dal padre. Poi c’è la bella e ricca cugina innamorata di uno dei due ma che sposerà (non dico chi). L’evoluzione di questi e di altri personaggi, sottolineano la grande maestria dello scrittore nel dipingere ritratti psicologici intricati.

La trama, ricca di colpi di scena, tradimenti, suspense ed episodi anche raccapriccianti, tiene incollati i lettori a ogni pagina. Stevenson dimostra la sua grande abilità nel creare atmosfere oscure e tensioni palpabili, conducendo il lettore attraverso un viaggio emozionante e imprevedibile.

La prosa di Stevenson è una delizia letteraria. La sua capacità di dipingere scenari vividi con parole eleganti è affascinante, trasportando il lettore direttamente nella Scozia del XVIII secolo. La maestria con cui intreccia la storia con elementi romantici e avventurosi rende il libro un capolavoro senza tempo.

In conclusione, “Il signore di Ballantrae” è un romanzo straordinario che non solo soddisfa le aspettative, ma le supera. Un’esperienza letteraria indimenticabile che consiglio a tutti gli amanti della narrativa classica e di avventura.

(Marcella Piccolo)


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